Parrocchia Santa Maria a Quarto - Bagno a Ripoli

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05/03/23 - 2a domenica di quaresima

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II domenica di Quaresima

E questa è la prima parola che vorrei dirvi: gioia!
Non siate mai uomini e donne tristi: un cristiano non può mai esserlo!
Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento!
La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose,
ma nasce dall'aver incontrato una Persona: Gesù, che è in mezzo a noi;
nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli,
anche nei momenti difficili,
anche quando il cammino della vita si scontra con problemi
e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti!
(papa Francesco - 24 marzo 2013)

La liturgia, ogni seconda domenica di Quaresima, ci fa ripercorrere il cammino di Gesù insieme ai dodici verso Gerusalemme durante il quale il Maestro cercherà per ben tre volte, senza essere compreso, di svelare il vero significato di questo cammino.
Sul Tabor, che si erge a circa 588 metri sul livello del mare, Gesù propone a questi discepoli una sosta consolante per mostrare la bellezza e la gioia che la passione annunciata porterà con sé. Anche noi, in questo lungo cammino quaresimale, abbiamo bisogno di fermarci per ammirare lo splendore di Dio ed essere travolti dalla sua bellezza. Talvolta, martellati da inviti che ci hanno proposto la preparazione alla Pasqua solo come vigilie, digiuni e mortificazioni di tipo rituale, si è rischiato di vivere il tempo di Quaresima come un triste sacrificio. Il cammino verso la Pasqua è di gioia e di speranza e il cristiano non può limitarsi a essere l'uomo del venerdì santo: il dolore e la tristezza, come dice don Tonino Bello, non possono protrarsi per più di tre ore; la sosta sul Gòlgota è consentita solo da mezzogiorno alle tre del pomeriggio.
La scelta degli apostoli e il momento dell'evento non sono casuali; la sensazione è che l'evangelista, desiderando togliersi un sassolino dalla scarpa
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[1] «16Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento».» (Mt 3, 16-17).

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 01 Marzo 2023 17:56
 

26/02/23 - 1a domenica di quaresima

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I domenica di Quaresima

Se guardate tutto ciò che viene messo in vendita,
scoprirete di quante cose potete fare a meno!
Socrate

Gli avvenimenti che concludono il capitolo precedente, dove l’evangelista ci parla del battesimo di Gesù, sono descritti in maniera incalzante:[1] Gesù non è ancora uscito dall'acqua del Giordano e lo Spirito non ha ancora terminato la sua dichiarazione d'amore, che noi siamo proiettati in una nuova azione. Gesù è spinto dallo Spirito nel deserto, e si lascia portare senza resistenza alcuna, non per riposarsi in vista dell'inizio della nuova e faticosa attività che lo aspetta, ma per essere tentato dal diavolo.
Come il solito c'è qualche cosa che non torna. Se le cose stanno così, allora vuol dire che tutto dipende da Dio. E il diavolo?
In questo episodio una delle differenze del racconto di Marco rispetto a quello degli altri due evangelisti, sta nell'uso del termine ebraico ...apri il file...


[1] «16Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento».» (Mt 3, 16-17).

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Ultimo aggiornamento Sabato 25 Febbraio 2023 06:33
 

22/02/23 - Mercoledì delle ceneri

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Mercoledì delle ceneri

Dio non guarda alle molteplicità delle azioni,
ma al modo in cui si fanno.
(papa Giovanni XXIII)

Con il Mercoledì delle ceneri inizia il tempo di Quaresima: cammino di conversione a Dio, tempo forte e realmente dedicato a cercare il senso vero dell'essere in Cristo. Si tratta di ripensare un'esperienza autentica, non di un  mero attaccamento ai riti: a Gesù  non piace ...apri il file...

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Ultimo aggiornamento Giovedì 23 Febbraio 2023 06:20
 

19/02/23 - 7a domenica del tempo ordinario

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VII domenica del tempo ordinario

Ai nostri più accaniti oppositori, noi diciamo:
Noi faremo fronte alla vostra capacità di infliggere sofferenze
con la nostra capacità di sopportare le sofferenze;
andremo incontro alla vostra forza fisica
con la nostra forza d'animo.
Fateci quello che volete,
e noi continueremo ad amarvi.
Noi non possiamo, in buona coscienza, obbedire alle vostre leggi ingiuste,
perché la non-cooperazione col male è un obbligo morale
non meno della cooperazione col bene.
Metteteci in prigione, e noi vi ameremo ancora.
Lanciate bombe sulle nostre case e minacciate i nostri figli,
e noi vi ameremo ancora.
Mandate i vostri incappucciati sicari nelle nostre case, nell'ora di mezzanotte,
batteteci e lasciateci mezzi morti,
e noi vi ameremo ancora.
Ma siate sicuri che vi vinceremo con la nostra capacità di soffrire.
Un giorno, noi conquisteremo la libertà, ma non solo per noi stessi:
faremo talmente appello al vostro cuore ed alla vostra coscienza
che alla lunga conquisteremo voi, e la nostra vittoria sarà una duplice vittoria.
(Martin Luther King, La forza di amare)

 

Il messaggio di questo brano di vangelo sembrerebbe un’utopia, un sogno che si conosce fin da ora ma che non potrà realizzarsi.
Fra i tanti detti popolari ve n'è uno che dice: "La differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti". La proposta di Gesù rovescia questa idea e chi la segue può ripetere più volte con convinzione ciò che disse Martin Luther King al popolo afroamericano: "Io ho un sogno". Il sogno di questo martire della libertà, allora, era ritenuto irrealizzabile, ma lui ci credeva fermamente perché corrispondeva alla realizzazione del messaggio predicato e vissuto da Gesù fino alla morte. Gesù ci dice che solo imitando Dio possiamo creare una società nuova che vive nella giustizia.
Nell'immaginario comune, il cambiamento e la novità richiedono un sacrificio sconosciuto e pertanto meno sopportabile di quello della situazione precedente. Successe così anche agli ebrei durante l'esodo dall'Egitto: in alcuni momenti preferivano il dolore della schiavitù alla sofferenza della liberazione.
La società utilitaristica esercita sulle persone una fortissima pressione volta a ...apri il file...

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Ultimo aggiornamento Venerdì 17 Febbraio 2023 07:29
 


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