V domenica del tempo ordinario
Il pane che a voi sopravanza è il pane dell'affamato;
il vestito appeso nel vostro armadio è il vestito di colui che è nudo;
il denaro che tenete nascosto è il denaro del povero;
le opere di carità che voi non compite sono altrettante ingiustizie che voi commettete.
San Basilio
Questo brano di vangelo segue immediatamente il discorso programmatico pronunciato sulla montagna e inizia con il "voi" cioè con lo stesso pronome usato nell'ultima beatitudine: si rivolge quindi a quelli che hanno scelto di seguire le beatitudini, compresi anche i discepoli di oggi. Altro elemento molto interessante è l'uso dell'indicativo presente "siete" cioè Gesù usa il tempo della realtà e formula un'affermazione.
La questione non è etica ma ontologica, in altre parole, lui parla dell'essere, non del dover essere, come se dicesse: «A voi, che avete aderito alla mia proposta espressa nelle beatitudini, trasmetto il potere di essere luce e sapienza del mondo». Ci siamo mai resi conto della responsabilità che abbiamo rispetto al mondo che aspetta la luce e la saggezza di Dio? Tutti conosciamo l'importanza del sale e della luce, ma spesso non si è compresa una cosa fondamentale: questi due elementi, se rimangono racchiusi nel mobile di cucina o sotto un tavolo, non servono proprio a niente. La migliore riflessione non può che scaturire dall'esortazione apostolica "Evangelii gaudium" di papa Francesco.
Papa Francesco inizia il suo documento affermando che ...apri il file...
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