28a domenica del Tempo Ordinario
5 Hanno bocca e non parlano,
hanno occhi e non vedono,
hanno occhi e non vedono,
6 hanno orecchi e non odono,
hanno narici e non odorano.
hanno narici e non odorano.
(Salmo 115)
Il catechismo di Pio X definiva Dio «l'Essere perfettissimo, Creatore e Signore del cielo e della terra.», immobilizzando Dio come un'icona dell'arte greco-orientale. E' difficile pensare a un Dio statico perché è il Creativo per eccellenza, siamo noi che non riusciamo a vedere o ad accogliere. Il Vangelo, Buona notizia di gioia e liberazione, infatti, è una continua novità e stimolo a cambiare mentalità, ma noi, un po’ meno se poveri, moltissimo se ricchi, facciamo resistenza perché il cambiamento nasconde sempre il rischio di dover perdere ciò che abbiamo messo da parte. Il nostro peccato è di rifiutarsi di vedere: eppure il libro della Genesi ci racconta lo stupore che lo stesso creatore prova al termine di ogni giorno guardando la sua creazione e, alla fine, «31Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.». (Gen 1, 31). Vedere e passare oltre, vedere e aver compassione, vedersi guarito e tornare indietro, sono alcune delle espressioni usate da Luca nel brano del Buon Samaritano e in quello di oggi. Come Gesù, anche noi, dobbiamo imparare a vedere e ad agire di conseguenza. ...apri il file...
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